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Il brand italiano dedicato alla cosmesi professionale e che crea “bellezza sostenibile” sale sul grande palco del Netcomm per raccontare la sfida nel disegnare una customer experience di successo.
Sul palco del Netcomm Forum, le luci si accendono, e Marco Mazzucco, Chief Digital & Innovation Manager Davines insieme a Silvia Guglielmo, partner Alpenite, danno voce all’intervento “Prosumers e ambassador: il ruolo chiave nella strategia Davines”, inserito nel palinsesto della plenaria.
Quella con Davines, è un’avventura che ha inizio nel 2018, quando il Gruppo prende la decisione di aprire il primo canale consumer facendosi affiancare da Alpenite, partner specializzato, per architettare una nuova roadmap di trasformazione digitale.
“Quando siamo partiti, cinque anni fa, – racconta Marco Mazzucco – Davines era ancora un’azienda Professional B2B ed è stato quello il primo momento in cui ci siamo approcciati al B2C. Abbiamo circuitato la catena di distribuzione, al tempo davvero estesa, con l’obiettivo di colloquiare e parlare direttamente con i clienti finali.”
Il vero punto di svolta è arrivato con la pandemia, che ha conferito una spinta notevole all’e-commerce, inserito in un modello B2B e nato come canale dedicato ai professionisti.
“Abbiamo iniziato a parlare di cliente finale proprio durante la pandemia, perché è in quel periodo che è nato il bisogno di acquistare i nostri prodotti online. Il cambiamento è avvenuto dapprima rispetto ai molti processi interni e passato poi al nostro modo di concepire i prodotti”, spiega Marco Mazzucco.
Da qui, il business online ha subito un’accelerazione senza freni, insediandosi come principio al centro del fatturato e sempre di più al centro della strategia dell’azienda. Ad oggi, infatti, il Gruppo dispone di 12 e-commerce con i suoi due brand, Davines e Comfort Zone, che si stanno espandendo a livello mondiale.
Allargato il target, il passo successivo è stato quello di ripensare al canale digitale come ad uno spazio condiviso da clienti finali e da clienti professionali, con i quali innescare un’interazione più profonda applicando un approccio distintivo che elevasse le interconnessioni e il brand.
Se da un lato, lo spazio digitale ha mantenuto il suo asset commerciale, dall’altro ha messo in risalto i paradigmi valoriali del brand e potenziato le due community Davines ricreando la stessa atmosfera che vivono quotidianamente le persone che visitano il Davines Village di Parma.
“Siamo partiti dall’esperienza del Village, emblema dei nostri valori, e lo abbiamo trasposto con la stessa cura, attenzione, coerenza e consistenza, al digitale” afferma il CIO e CDO Davines.
Alle conclusioni, Silvia Guglielmo e Marco Mazzucco sottolineano che questo progetto è utile per comprendere quanto i canali digitali non debbano essere interpretati come un’alternativa, ma come uno strumento fondamentale per potenziare e ingaggiare la propria community intorno ai propri valori e prodotti.