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Recentemente abbiamo organizzato presso Combo Milano un momento di confronto aperto sull’intelligenza artificiale, in collaborazione con Google Cloud e altri partner del gruppo Arsenalia.
Le sessioni interattive con un campione significativo di aziende della nostra community hanno rivelato uno scenario che merita attenzione: emerge un approccio razionale e concreto all’adozione dell’AI.
I dati parlano chiaro: il 55,6% delle aziende ha già avviato progetti di AI, mentre un ulteriore 7,4% sta esplorando attivamente le possibilità offerte da questa tecnologia.
Non si tratta di semplici sperimentazioni: il 51,9% dei professionisti riferisce benefici tangibili nell’automazione delle attività quotidiane, mentre il 33,9% ha scoperto pattern e correlazioni precedentemente invisibili grazie all’analisi intelligente dei dati.
Qui emerge un paradosso significativo che merita attenzione: mentre le aziende stanno investendo in progetti di AI, stanno in realtà sfruttando solo l’1% del loro patrimonio di dati per generare valore concreto. Questo dato acquisisce ancora più rilevanza quando lo confrontiamo con la consapevolezza del mercato: il 70,8% dei partecipanti riconosce che “senza dati siamo ciechi”.
Questo divario tra consapevolezza e implementazione effettiva rivela un’opportunità strategica cruciale.
Da un lato, abbiamo organizzazioni che comprendono il valore potenziale dei loro dati e stanno investendo in tecnologie avanzate. Dall’altro, queste stesse organizzazioni stanno effettivamente lasciando inutilizzato il 99% del loro patrimonio informativo – una miniera d’oro di insight e opportunità ancora da esplorare.
È interessante notare come questa situazione si rifletta nelle priorità di sviluppo: il 41,7% delle aziende vede nell’AI uno strumento per trovare pattern nascosti nei dati, suggerendo una chiara comprensione del potenziale ancora inespresso nel loro patrimonio informativo.
L’analisi dell’infrastruttura tecnologica rivela una transizione in corso: mentre il 37,5% delle aziende opera ancora con dati in silos, il 29,2% ha completato la migrazione verso architetture data lake moderne e,
un incoraggiante 20,8%, sta attivamente lavorando alla modernizzazione dei propri sistemi. Questo movimento è supportato dall’adozione di strumenti enterprise come BigQuery (45,5%) e Google Cloud Storage (40,9%).
Il dato più interessante emerge dall’approccio all’innovazione: il 62,5% delle organizzazioni privilegia una visione strategica dell’AI rispetto a interventi puramente tattici.
Questa maturità si riflette nelle aspettative: il 41,7% vede nell’AI uno strumento per automatizzare processi e analisi, mentre un altro 41,7% la considera chiave per scoprire correlazioni nascoste nei dati.
La nostra analisi evidenzia tre direzioni chiare per il futuro:
Le aziende italiane stanno dimostrando una crescente maturità nella comprensione del potenziale dell’AI. La vera sfida ora è tradurre questa consapevolezza in valore concreto. Come team di innovatori, siamo qui per supportare le organizzazioni in questo percorso di trasformazione, combinando visione strategica e pragmatismo operativo.
La strada è tracciata: è il momento di trasformare i dati in valore, insieme.